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Jump Fogolar 1905 #ripartire

Sono trascorsi 115 anni dal giorno in cui la famiglia Marini diede il via a quello che sarebbe diventato il simbolo della storia e dell’ospitalità del Friuli Venezia Giulia, e che rappresenta l’hotellerie e la ristorazione di alta qualità di questo territorio, grazie all’ospitalità genuina e vivace dell’Hotel Là di Moret e all’eccellenza della proposta gastronomica de “Il Fogolar”.

E oggi, dopo oltre un secolo di storia e di passione, inaugura – all’interno de “Il Fogolar” – la “Sala 1905” in omaggio al patriarca Giovanni, al nonno Edoardo e alla storica locanda “Là di Moret”.
Tanto tempo è passato ma immutata e forte è rimasta la volontà da parte della famiglia Marini di offrire un’esperienza di gusto, tradizione e creatività, in un tripudio di sapori riscoperti e inedite preparazioni che aprono le danze dell’immaginazione e della curiosità.
Anche i materiali utilizzati per gli allestimenti non lasciano alcun dubbio rispetto all’impronta indelebile del territorio: i Mosaici di Spilimbergo (l’ arte musiva ha contribuito a far conoscere questa regione in tutto il mondo) , le assi di legno recuperate da vecchi fienili dismessi della Carnia, l’area montana a nord ovest della regione caratterizzata da vette mozzafiato e valli spettacolari, e per dare quel calore “di casa” la tipica stube (stufa a legna in ghisa, acciaio e rivestimento in maiolica).
E’ in questo contesto che si muove, con la consueta riservatezza e il piglio deciso ma schivo, Stefano Basello, chef lontano da una concezione di cucina secondo elaborazioni e presentazioni fini a se stesse, e interprete di un concetto di cucina gourmet ma profondamente legata alle proprie origini e al proprio territorio inteso come bagaglio di storia e di cultura in funzione di un arricchimento personale e professionale.
Ed è proprio questa la filosofia proposta con “Fogolar 1905” che attraverso i tre percorsi scelti “Sorella Terra”, “Ove il mare brilla per effetto del sole” e “Viaggio in Friuli” intende proporre non solo nuovi menu – impeccabilmente abbinati ai vini dall’immancabile Juri Cossa -, ma un nuovo modo di degustare che passa attraverso i sensi e si sofferma su un ventaglio di esperienze tra materiali tipici friulani quali legno e ottone, note musicali e persino polvere d’oro, e fa anche divertire.

Così l’ospite che sceglierà “Sorella Terra”, oltre ad apprezzare una superba tartare di pezzata rossa, burro all’acciuga, nocciole e Çuç di mont (formaggio d’alpeggio tutelato dal Presidio Slow Food), avrà a disposizione le cuffie per ascoltare i suoni delle malghe da cui provengono i formaggi e le erbe che vengono utilizzati.
Pan brioche tostato in ont (burro chiarificato friulano), Blu vaccino di Sauris e sarda affumicata, rappresenta invece un perfetto mix tra la tradizione delle montagne e il pesce del mare di Grado per ottenere un saliscendi geografico e di gusto.
Non si potrà prescindere dai simboli della tradizione come gli immancabili cjarsons, i caratteristici ravioli, con un gusto dolce salato che varia a seconda delle valli e di ogni singola borgata, ma sempre conditi con ont e ricotta affumicata. 
Anche il pane avrà un ruolo determinante: diverso a seconda del piatto, gli darà modo di esprimersi al meglio delle sue potenzialità. Del resto il pane è uno dei temi tanto cari a Basello in particolar modo il “Pane dei boschi” che ottiene con la farina ricavata dalla corteccia dei fusti degli abeti bianchi e rossi di Sappada e dello Zoncolan abbattuti dalla tempesta Vaia. Questa ricetta (che è un vero e proprio progetto di recupero) gli è valsa addirittura il premio “Storie di Territorio|Sostenibilità” ai Food & Wine Italia Awards 2020.
E così si ritorna sempre al protagonista indiscusso, questo territorio che, partendo da eccellenti materie prime, selezionate con cura e dedizione da piccoli produttori locali, suggerisce non solo un viaggio nel gusto ma anche un viaggio nelle emozioni e nelle suggestioni.
Come quelle vissute grazie alle piantine che nasceranno dai semi donati agli ospiti che avranno il privilegio di trascorrere una serata a Là di Moret.
E si torna alle origini …..

Là di Moret in numeri
115 anni di storia e ospitalità alle porte di Udine
86 camere di cui 2 suite
22 coperti che si aggiungono alla cinquantina de Il Fogolar
1000 mq di area wellness, 5 saune, 2 vasche idromassaggio, 1 piscina
66 trattamenti spa
1 cappello orgogliosamente esibito e attribuito dalla prestigiosa Guida ai Ristoranti dell’Espresso 2020
Una delle 34 Tavole Memorabili de Il Golosario – Guida ai Ristoranti d’Italia – Gatti & Massobrio 2020
“1 proposta solida e di valore……ispirata alla tradizione” secondo Gambero Rosso 2020

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