GlamourJump testerMotoriNewsTravel

Jump with DS3 “la Dea”

Questa volta siamo on the road nel golfo del Tigullio, chiamato anche Golfo Guglielmo Marconi in onore dei primi esperimenti radiofonici qui effettuati dall’inventore bolognese, sulle sponde di località balneari di fama mondiale, circondati da stupendi panorami e imponenti dirupi a strapiombo sul mare al volante della “dea” la DS3.

Dalla celebre piazzetta di Portofino a Santa Margherita Ligure, Rapallo, Zoagli e Chiavari, solo bellezze mozzafiato, giù i finestrini e solo “rumore” del mare, profumo di ulivi e di focaccia al formaggio appena sfornata, se poi non si voglia finire nel banale di trofie al pesto puntiamo al pansotto o alle trofie alla castagna…
Paraggi, San Michele di Pagana sono cartoline ai nostri occhi ma l’incanto è a pochi chilometri: a Cogorno con la Basilica dei Fieschi, lontana dalle spiagge, romanica con le decorazioni tipiche liguri, un piccolo gioiello in un borgo meraviglioso. Assolutamente da non perdere per chi si trova a passare in zona. Facilmente accessibile in auto con parcheggio gratuito.

Dalla cultura, facciamola una risata, passiamo al museo del fumetto a Rapallo, a tavola al ristorante U Giancu, dove non c’è più un centimetro di muro vuoto e il difficile non è finire il piatto ma leggere, leggere gli innumerevoli bozzetti della collezione.
La guida rilassante e briosa della DS3  ci fa venire voglia anche di sport. In una location così non può di certo mancare il golf, a disposizione  18 buche con l’ultima che arriva su un campanile antico in piena città.

Ma facciamo una parentesi su DS Automobiles, o meglio, facciamo chiarezza.
Spesso quando parlo e nomino il marchio DS, qualcuno mi guarda con una faccia strana per la serie di chi stai parlando? Molti sanni e molti no.
Partiamo dalla sigla DS, acronimo di Désirée Spéciale ossia “desiderio speciale” in frances), ma se pronunciata in francese tutta d’un fiato, suonacome “déesse”, che significa “dea”.
La DS Automobiles è un marchio automobilistico francese nato nel 2014 della casa madre Citroën.
La prima volta in cui la sigla DS fu utilizzata dalla Citroën fu nel 1955, quando venne lanciata la Citroën DS. Tale modello fu frutto del progetto portato avanti da Flaminio Bertoni ed il francese André Lefèbvre.
La vettura rimase in listino per vent’anni, fino al 1975, quando la Citroën era appena approdata nel Gruppo PSA, costituito dalla Citroën stessa e dalla Peugeot.


Dal 2015 la DS viene commercializzata nella gamma del nuovo marchio della DS Automobiles.In realtà l’intenzione era di utilizzare le lettere DS per una nuova linea di modelli più raffinati, in grado di confrontarsi ad armi pari con le piccole “premium”.
Noi questa volta siamo a bordo della piccola Dea DS3.

Lei possiede un look aggressivo Il frontale si fa notare subito con i fari, diamanti incastonatai, che si armonizzano con i lati che ospitano due caratteristiche file di luci a led. Accanto a queste vi sono anche gli alloggiamenti per i fendinebbia.
Altra particolatità è anche la fiancata, caratterizzata dalla strana “pinna” che spunta in corrispondenza del montante centrale e dai cerchi in lega, nelle misure da 15 pollici per le versioni di base, da 16 pollici per le versioni di mezza gamma e da 17 pollici, di serie solo nelle versioni più ricche e sportive.

Un gioiellino dove lo sguardo cade anche sul tetto, verniciato in tinta differenziata e comunque personalizzabile come quasi tutto il resto dell’auto. Infatti, la DS3 può contare anche su una lunga lista di particolari che il cliente può scegliere a suo piacimento in fase di acquisto. Oltre ai 38 colori disponibili, si può scegliere anche la tinta del tetto oppure i kit di disegni adesivi da applicare su di esso, il colore delle calotte degli specchietti, le chiavi di accensione, e così via.
Saliti a bordo l’abitacolo evidenzia una grande cura e raffinatezza, è proprio su misura, anche alcune soluzioni particolari, come il cruscotto a tre strumenti circolari raggruppati tra loro. I sedili anteriori sono profilati come si conviene ad una vettura di questo genere. Spicca inoltre lo schermo sulla consolle centrale, quest’ultima ricoperta da un pannello personalizzabile nella tinta. I sedili sono poltrone da salotto.


Il bagagliaio è piuttosto capiente, un po’ meno nella versione cabrio.
Alla guida è briosa e ben salda nelle curve e brusche frenate, facilissima da guidare, per le sue dimensioni è semplice ogni parcheggio sia in città che fuori. In autostrada, anche in lunghi percorsi è molto confortevole e il piacere di guida diventa un vero e proprio compagno di viaggio. L’eleganza si respira ovunque appena seduti a bordo della DS, in questo caso della DS3.
La dotazione interna di sicurezza passiva prevede gli ormai immancabili airbag, che qui sono sei, le cinture di sicurezza a tre punti e gli attacchi Isofix sui sedili posteriori.
In una vettura così non manca la tecnologia a bordo e lo stare connessi, ma un particolare attira l’attenzione per lei o per lui..il diffusore di profumo.. tres chic!




Leave a Response